Simone Guglielmo a tutto campo, da Guidonia all’Anci nazionale

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Simone Guglielmo - Coordinatore Assemblea Nazionale Consiglieri Comunali Anci
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Simone Guglielmo – Coordinatore Assemblea Nazionale Consiglieri Comunali Anci

Meta Magazine intervista Simone Guglielmo, Consigliere Comunale di Guidonia e Coordinatore Nazionale della Conferenza dei Consigli Comunali in seno all’Anci. Esponente del Partito Democratico, vicino al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ci parla della situazione politica nella sua città e del ruolo che Anci ricopre a sostegno delle esigenze degli enti locali nel rapporto con il Governo centrale.

Che ruolo ricopre nell’ANCI e da quanto tempo?

“Sono tre anni e mezzo che coordino la Conferenza dei Consigli Comunali Italiani, incarico che mi ha conferito Graziano Delrio, attuale ministro delle infrastrutture, all’epoca presidente dell’ANCI, incarico riconfermato dall’attuale presidente Piero Fassino”.

Ci vuole spiegare cos’è l’ANCI e che compiti ha?

“E’ una se non la più antica associazione presente in Italia. Nasce nei primi anni del ‘900, ha interrotto le proprie attività durante i conflitti mondiali per poi ridivenire un’associazione propositiva. L’ANCI è l’associazione nazionale dei comuni italiani quindi ha sempre affrontato tematiche afferenti le amministrazioni locali. I comuni da inizio secolo scorso, grazie anche alle proposte dell’associazione, hanno ricoperto un ruolo importante nel panorama nazionale. Nel corso degli anni ha assunto una funzione consultiva per il governo nell’elaborazione di disegni di legge”.

Ravvede delle analogie tra i vari comuni italiani?

“La cosa che in questi anni ho potuto apprezzare è che, con le singole specificità e proporzioni, le problematiche che attanagliano i comuni sono le medesime. Tra i paletti che, a mio avviso e non solo, hanno frenato la crescita economica e sociale delle varie amministrazioni comunali, ci sono state le tanto discusse regole sul patto di stabilità. Fortunatamente essendoci attualmente al governo molti ex sindaci e amministratori comunali, si è arrivati a prendere di petto tale criticità. Sicuramente le cose in un futuro già presente saranno meno complicate”.

Qual è il ruolo della Conferenza dei Consigli Comunali che lei coordina?

“Raccogliamo sui territori nazionali le istanze che ci pervengono e le portiamo all’attenzione del Consiglio Nazionale in seno all’ANCI nonché facciamo molta formazione agli amministratori perché assolvano al meglio ai loro compiti negli enti locali. Credo che solo attraverso un’attenta conoscenza si possa essere incisivi sulle azioni amministrative quotidiane.

Visto che il nostro giornali è particolarmente radicato nei Castelli Romani, qual’è il ruolo dei Comuni castellani nell’ANCI?

“Il ruolo di rappresentanza dei Castelli in ANCI regionale e nazionale è di primordine con la figura di Fausto Servadio, Sindaco di Velletri, come presidente di ANCI Lazio e membro del direttivo nazionale. Posso dire tranquillamente che l’ANCI Lazio sta facendo bene, sia in ambito regionale che per quanto riguarda i contributi che arrivano sui banchi del direttivo nazionale”.

Lei è consigliere comunale del PD a Guidonia, tristemente nota alle cronache per un susseguirsi di spiacevoli fatti giudiziari a cominciare dagli arresti domiciliari del sindaco di centrodestra.

“La situazione a Guidonia in questi ultimi anni è drammatica e l’unica cosa che si deve fare per ridare dignità alla Città è riandare subito al voto. Trovo indescrivibile l’atteggiamento dell’attuale consiglio comunale a maggioranza di centrodestra che, nonostante il sindaco sia ormai da quasi un anno agli arresti domiciliari con la conseguente paralisi amministrativa del Comune, si prodighi ancora in ripetitivi e nauseabondi spot pro scioglimento anticipato che non portano a nulla. Nonostante le parole, sono ancora lì a difesa dei propri fortini politici”.

Entriamo nello specifico, voi come opposizione cosa state facendo per sbloccare la situazione?

“Sicuramente stiamo sul pezzo, adesso abbiamo aumentato gli sforzi nelle varie commissioni per portare alla luce questioni che da subito ci sono sembrate al limite della legittimità amministrativa. Abbiamo agito anche tramite manifestazioni, in particolar modo quella sotto al Senato alla presenza di 13 tra deputati e senatori, nonchè con la presenza del PD regionale e provinciale. Tutto questo allo lo scopo di accendere i riflettori nazionali sulla situazione della Città”.