APPUNTAMENTI – Nel 2009 Slow Food ha proposto alla sua rete un’idea per celebrare il ventennale dell’associazione: far coincidere l’anniversario con una giornata interamente dedicata al mangiare locale, in qualunque luogo e in qualunque forma. Così è nato il Terra Madre Day.
Anche quest’anno il Terra Madre Day si celebrerà in oltre 120 paesi del mondo e si terrà ai Castelli Romani, con una novità. La Condotta Slow Food Albano e Ariccia e la Condotta di Ciampino lo festeggeranno assieme, in collaborazione con la cooperativa agricola biologica CAPODARCO, fulgido esempio di agricoltura sociale in cui si coltiva anche la biodiversità umana, oltre a quella agricola.
Un’occasione per conoscere e vedere all’opera la filosofia del cibo BUONO, PULITO e GIUSTO. Anche in una serata si può iniziare a praticare la “gastronomia della liberazione” di cui ci ricorda Carlo Petrini nel suo ultimo magnifico libro “Cibo e Libertà”, libro di cui nel corso della serata si darà lettura pubblica di alcuni brani grazie alla graditissima presenza dell’attrice Arianna Moro, impegnata da sempre nella difesa della madre terra.
Il tema di quest’anno: “Salvare i prodotti che rischiano di scomparire”. “In tutto il mondo l’industrializzazione dell’agricoltura – dichiarano da Slow Food – la cementificazione del territorio e gli stili di vita sempre più frenetici stanno mettendo a rischio i cibi tradizionali: varietà locali di frutta e verdura, razze animali, formaggi, pani, dolci… Oggi in un supermercato delle grandi metropoli africane non si trova il cibo coltivato a distanza di pochi chilometri, ma solo quello che viene da altri parti del mondo. E cosi accade spesso – spiegano – nei nostri supermercati. La sovranità alimentare è una questione che riguarda anche il nostro mondo occidentale”.
Durante la cena con prodotti naturalmente di filiera corta, due storie di gastronomia per la liberazione.
La testimonianza in diretta di una delle “memorie storiche” della cooperativa Capodarco: Carlo D’Alessandro ci racconterà i “40 anni del passato, il presente e le prospettive” di una cooperativa agricola e sociale che, tra le macerie del welfare state, ha silenziosamente costruito la cattedrale del welfare di relazione con pratiche d’agricoltura periurbana.
Ed ancora la testimonianza di un produttore di Piglio (FR), Anatolio Piccirilli dell’agricola Emme, che ci farà scoprire i segreti dell’antica arte di fare il formaggio e ci presenterà la sua “Rosina”, una formaggella di bufala che viene stagionata in damigiane di vetro o coccio.
E non è finita qui perché accanto ai sapori e i saperi della cena, la convivialità e il piacere di condividere saranno arricchiti dalle canzoni contadine del gruppo I CANTI DALLA TERRA. “Tutti insieme invieremo un messaggio al mondo intero: le rivoluzioni globali hanno radici locali. Cominciamo da questo angolo di mondo a Capodarco”.
“Venite anche voi – continuano gli organizzatori – come dice il nostro Carlin Petrini, a “sparigliare le carte” sul tavolo dei nostri luoghi comuni alimentari. Venite anche voi a praticare la gastronomia della liberazione.
Prenotazioni obbligatorie: Capodarco 06 9413492 – 338 6420429 – 347 7919610