Sostegno e vicinanza alle Forze dell’Ordine

E' la richiesta contenuta in un Ordine del Giorno presentato al Consiglio Comunale di Albano dai gruppi di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Insieme per Pavona

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Commissariato di Albano Laziale

I gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Insieme per Pavona, hanno presentato un Ordine del Giorno che sarà discusso nella seduta di lunedì 11 Marzo, inerente l’impegno delle istituzioni comunali a manifestare sostegno e vicinanza alle Forze dell’Ordine.

Nelle motivazioni dell’OdG si legge che: a seguito dei fatti di Pisa e Firenze, che hanno visto reparti della Polizia di Stato contenere energicamente cortei, alcuni dei quali non autorizati, da cui sono scaturiti scontri su cui le autorità competenti sono chiamate a fare piena luce. Si sono verificati episodi violenti ai danni di agenti in servizio, come nel caso di un quartiere di Torino, nel quale una volante che aveva proceduto all’arresto di un sospetto spaciatore di origine magrebina, è stata oggetto di un assalto avente l’obiettivo di liberare il fermato.

A tal proposito, sottolineano i consiglieri comunali firmatari dell’atto: Massimo Ferrarini, Roberto Cuccioletta, Federica Nobilio, Matteo Orciuoli, Romeo Giorgi, Pina Guglielmino, Giovambattista Cascella e Marco Moresco: “Senza voler innescare alcuna generalizzazione o banalizzazione, ribadendo che in ogni caso occorre accertare tutte le eventuali responsabilità in episodi conmtroversi su cui vigono i controlli delle autorità preposte, crediamo che sia fondamentale che ogni istituzione manifesti concretamente il suo sostegno e la sua vicinanza alle Forze dell’Ordine impegnate ogni giorno sul territorio per garantire, con professionalità e sacrificio, sicurezza e tranquillità a tutti i cittadini, in primis ai più fragili e più esposti, per vari motivi, a situazioni di vulnerabilità”.

L’elenco degli operatori in divisa feriti, vittime di violenza, o che addirittura hanno perso la vita, nell’esercizio delle loro funzioni, al servizio dello Stato, conta centinaia e centinaia di nomi, spesso dimenticati dalle stesse istituzioni, su cui molti purtroppo fanno cadere un silenzio assordante.