Spalletta replica alle accuse dell’opposizione

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Alessandro Spalletta
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Alessandro Spalletta Sindaco di Frascati

A seguito delle recenti, nuove accuse, verso la persona del Sindaco di Frascati, Alessandro Spalletta, riguardanti i contributi elettorali ricevuti durante la campagna per l’elezione alla carica di Sindaco della città di Frascati nel 2014, lo stesso risponde con una nota:

«Dopo le nuove accuse che mi vengono mosse dalle forze di minoranza, riguardanti i contributi della mia campagna elettorale, mi trovo di nuovo, a chiarire la mia totale estraneità con i fatti per i quali vengo chiamato in causa.

Pochi giorni fa, una persona che conosco, è stata arrestata nell’ambito di un’inchiesta relativa agli appalti per il Giubileo; alcune delle società controllate dal soggetto interessato figurano tra quelle che, durante la mia campagna elettorale, hanno fornito un contributo alla stessa.

I finanziamenti ai candidati sono regolati per legge, devono essere correttamente rendicontati, essere quindi alla luce del sole, nessun candidato Sindaco può spendere o ricevere denaro senza che questo sia controllato, giustamente, dall’autorità competente. Quando si apre una campagna elettorale e quindi si ha la possibilità di ricevere dei contributi economici, oltre a controllare quei contributi e a conoscere la persona che li ha erogati, non si può sapere se quello stesso soggetto, in futuro, si riterrà protagonista di azioni poco chiare o avrà problemi personali legati ai più disparati motivi.

Non mi è possibile controllare il destino delle singole persone ne fare scelte al posto loro, ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, facendo volta per volta scelte che avranno delle conseguenze, siano queste positive o negative.

All’epoca non esisteva alcun motivo perché questi contributi non potessero essere accettati e, ad oggi, questa persona non ha avuto e non ha alcun tipo di legame con il Comune o con le sue attività.

L’equazione che i consiglieri di minoranza fanno in queste ore mi sembra quantomeno frettolosa e poco attenta. Avvicinarmi ad azioni criminose perché un mio conoscente è visto coinvolto in questa faccenda è un atteggiamento capzioso, volto solo a screditarmi personalmente agli occhi di una comunità, quella di Frascati, che mi ha eletto democraticamente e con la quale mi scuso per tutta questa faccenda che continua a toccarmi personalmente ma con la quale, ripeto, non ho nulla a che vedere.

Non nascondo nulla, ne la mia conoscenza con questa persona, ne il fatto che la stessa abbia dato dei contributi alla mia campagna ma non esiste altro che possa giustificare un mio “imbarazzo” su questo tema, sicuramente molto delicato, ma per il quale non ho nulla che possa riguardare il mio ruolo di Sindaco».