La Pop Art italiana è protagonista della mostra “SPIRITO DI ROMA – La Pop Art Italiana nella Scuola di Piazza del Popolo”, in programma allo Stadio di Domiziano, situato nel cuore di Roma a Piazza Navona, dal 16 settembre al 30 ottobre 2016.
La Pop Art è una corrente artistica del secondo dopoguerra che ha radicalmente cambiato il modo di fare arte contemporanea. Nata in Inghilterra alla fine degli anni ‘50, attecchisce e fiorisce in America all’inizio degli anni ‘60 per poi ritornare in Europa: la sua consacrazione avviene nel 1964 alla Biennale delle Arti Visive di Venezia. C’è chi ha parlato di una vera e propria rivoluzione culturale all’insegna dei valori imposti dal consumismo: un’arte “popolare”, “di massa”, che si appropria dei mezzi di comunicazione di massa e delle nuove tecnologie per creare opere d’arte. Opere che riprendono la cartellonistica pubblicitaria, gli oggetti di largo consumo, e utilizzano la fotografia e i mezzi di ripresa cinematografica, talvolta evidenziando una critica della contemporaneità, dove tutto è diventato merce, compresa l’arte.
La mostra ripercorre gli anni del movimento “pop” e i suoi protagonisti italiani, in particolare romani. Un salotto di incontri e confronti, quello dell’esperienza di Roma, in cui pensieri, plasticità, passioni, icone e forme sono diventate storia e tracce da seguire per gli artisti delle generazioni successive. Curatore della mostra è il Prof. Francesco Gallo Mazzeo, critico e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma:“Lo Spirito di Roma non è qualcosa che si possa toccare con mano e nemmeno che si possa vedere o sentire, è un quid, qualcosa di enigmatico che agisce come una strana energia e detta comportamenti, atteggiamenti, linguaggi che poi si trasmutano in cose materiali e immateriali, che qui prendono una connotazione diversa, inaspettata, originale, che in altri luoghi, in altre città. E’ come un grande filtro e un grande diffusore che prende e dà, prende da tutto il mondo, da tutte le culture, da tutte le mode, connotando in modo speciale, romano, ciò che viene da lontano e diffondendo se stessa anche in luoghi remoti, una fisionomia inconfondibile. Questo per la sua storia millenaria, che le ha dato un ruolo e uno statuto del tutto speciale, ma anche per la sua attualità, in apparenza distaccata e sonnacchiosa, ma in realtà ben viva e vitale, per cui bisogna fare i conti con le sue pietre, con le sue leggende, con le sue mille complessità che hanno trovato nel barocco storico e nei mille barocchi successivi, lo stile suo proprio, ai tempi della contaminazione dell’uno col tutto di un cinquecento rinascimentale, che nei secoli successivi si è arricchito di classicismi e modernismi, fino al guizzo del novecento in tutti i suoi risvolti e pieghe di festosità e sofferenze. Di questi motivi culturali e artistici si sono fatti portatori e interpreti quei giovani che negli anni sessanta, settanta, si riunivano da Rosati in Piazza del Popolo, diversi tra di loro, profondamente romani e attenti al vento anglosassone: Mario Schifano, Tano Festa,Franco Angeli, Renato Mambor, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi, Giosetta Fioroni, Pino Pascali, Jannis Kounellis, Mario Ceroli. In fondo erano poeti e immaginifici, attratti dallo stare insieme, dal parlarsi, dal frequentarsi, ma non una vera scuola, un modo di essere creativi come lo possono essere, uomini e donne di diversa provenienza, ma accomunati, dal frequentare le stesse strade e piazze, dall’essere attuali e contemporanei all’età della storia e della loro giovinezza, incipiente di comunicazione e di mass media”. L’ideazione e la realizzazione del progetto espositivo, invece, sono di Emanuele Lamaro, consulente d’arte, curatore di progetti artistici ed iniziative culturali: “Con la mostra Spirito di Roma si celebra un periodo storico considerato fra i più fertili dell’arte contemporanea italiana. I protagonisti di quella straordinaria avventura, da molti definita come “pop art italiana” o “scuola di Piazza del Popolo”, erano un gruppo di giovani artisti diversi per estrazione e per linguaggio, ma che condividevano quel clima culturale, generatosi a Roma alla fine degli anni ’50, che li avrebbe in poco tempo condotti alla creazione di un nuovo codice espressivo, per certi versi rivoluzionario, tale da esercitare una duratura influenza sul mondo dell’arte. L’esposizione studiata per lo Stadio di Domiziano si propone di rappresentare alcuni squarci sulla Roma di quegli anni, attraverso un nucleo di opere selezionate, espressione di un decennio “mitico”. Il progetto espositivo è arricchito da documenti ed immagini che intendono far conoscere ai visitatori oltre ai valori artistici anche i frammenti socio-culturali di un periodo così esaltante per la città di Roma e per la modernità italiana. Mai come in quegli anni infatti Roma fu palcoscenico delle nuove tendenze internazionali e gli artisti di Piazza del Popolo ne furono gli attori protagonisti”.
“SPIRITO DI ROMA – La Pop Art Italiana nella Scuola di Piazza del Popolo”, inoltre, è l’evento collaterale della prima edizione del concorso internazionale PREMIO ARTE ROMA 2016, un nuovo prestigioso riconoscimento con cadenza biennale progettato da Amedeo Demitry – art advisor e curatore – e organizzato da Artiamo Eventi. “L’Arte va osservata nella sua evoluzione e ne vanno messe a confronto le idee e le espressioni che la generano – ha sottolineato Demitry – Solo così possiamo capire ed apprezzare l’arte contemporanea. Nello Stadio Domiziano, ammireremo le cinquanta opere selezionate dalla giuria internazionale, che concorreranno all’assegnazione del titolo di Eccellenza Contemporanea e quindi del Premio Arte Roma 2016. In un percorso che si articolerà tra opere dei grandi maestri della Pop Art che compongono la grande mostra evento collaterale SPIRITO DI ROMA e i resti dell’antica civiltà romana, osserveremo le opere dei nuovi talenti, provenienti da ogni parte del mondo. Un connubio che sarà anche contrasto e che ci condurrà nel fantastico viaggio di quella che è la grande trasformazione dell’arte nel tempo. Tre epoche a confronto: l’antico, sfarzoso e monumentale, si confronta con il figurativo ed iconografico, sino ad arrivare al più attuale astratto e concettuale. Un’interessante visita museale, che ci porterà in una dimensione che è scoperta, studio, conoscenza e ammirazione”.
Nella stessa cornice dello Stadio di Domiziano, quindi, è possibile ammirare un’esposizione eterogenea ed eclettica che accosta opere di artisti della Pop Art italiana e di giovani talenti internazionali.
Dove: Stadio di Domiziano, Piazza Navona 45
Quando: 16 settembre – 30 ottobre 2016