«L’eventuale chiusura del Liceo Benedetto XV sarebbe una grave perdita per l’identità culturale di Grottaferrata. Questo istituto rappresenta una delle tante eccellenze non sfruttate della nostra cittadina ed è un tassello fondamentale della storia e della cultura cryptense, essendo un’emanazione diretta della stessa Abbazia di San Nilo». Queste le dichiarazioni di Stefano Bertuzzi, candidato alle primarie del Pd per le prossime elezioni comunali all’indomani dell’incontro tenutosi oggi giovedì 6 febbraio cui hanno partecipato Monsignor Marcello Semeraro, Padre Michel Van Parys e alcuni docenti, durante il quale è stata ribadita la chiusura dell’istituto al termine dell’attuale ciclo di classi iscritte. È sempre più probabile, infatti, la chiusura del Liceo: nonostante tutti i tentativi del corpo degli insegnati, dei genitori degli studenti e delle istituzioni ecclesiastiche di voler non solo mantenere in vita il liceo, ma addirittura di potenziarlo con l’apertura dei Licei scientifico e linguistico, il salvataggio dell’istituto appare difficile. «È impensabile – prosegue Bertuzzi – che i Monaci siano lasciati soli nel gestire una situazione così importante e delicata per la nostra cittadina. L’Amministrazione dovrebbe farsi carico di questa situazione e tentare tutto il possibile per evitare la chiusura. Anche perché le potenzialità di questo plesso scolastico sono enormi. Si potrebbe creare un polo giovanile attrattivo, viste le attrezzature sportive di cui è dotato, la sua vicinanza a una scuola di inglese per bambini e ragazzi e la sua posizione particolarmente felice nei pressi dello storico vallone dove potrebbero essere organizzate passeggiate e attività archeologiche. È per questo che tutti dobbiamo mobilitarci per salvare questa eccellenza ed evitare così un importante impoverimento culturale per il nostro territorio». La crisi del liceo Benedetto XV era nell’aria già da qualche anno. Sono ormai diversi gli istituti che rischiano, o hanno rischiato, la chiusura a causa del peggioramento della crisi economica, come stava accadendo lo scorso anno alle Scuole Pie di Frascati. Anche in quel caso la chiusura è stata evitata proprio grazie alla mobilitazione di famiglie, cittadini, Comune e con la costituzione di un’associazione di promozione sociale.