Non tarda ad arrivare la risposta della candidata a sindaco di centrosinistra Luisa Sallustio che, nei giorni scorsi, era intervenuta sui costi della fascia blu di Ariccia, proponendone l’abbassamento ad un euro anche nei festivi e tra le venti e le ventiquattro dei feriali. A seguito della risposta di Mauro Serra Bellini, candidato del Partito democratico, l’ex presidente del Consiglio comunale ha prontamente controbattuto: ” Credo che tra le file del Pd regni parecchia confusione, visto che non ho mai sostenuto che il costo dei parcheggi sia di due euro durante tutto il giorno. La proposta che la mia dichiarazione chiaramente esprimeva – ha dichiarato Sallustio – va in direzione dell’abbassamento ad un euro l’ora, la sera e nei festivi, con esplicito riferimento all’impatto dell’iniziativa sul turismo e sull’occupazione, nota dolente del nostro comune”.
Ulteriori parole sono state spese dalla candidata in merito ad altre considerazioni espresse da Serra Bellini sulla questione: ” La mia proposta mantiene inalterata la quota di un euro nella fascia oraria del pranzo, proprio perchè conosco bene le esigenze di bilancio e so che esistono equilibri da rispettare”. L’esponente dell’Italia dei Diritti che, di recente, ha ricevuto l’appoggio dell’Italia dei Valori, ha voluto poi precisare ulteriori passaggi dell’intervento del candidato democratico, sottolineando come ” nonostante il parcheggio sottostante il ponte di Ariccia sia gratuito, Serra Bellini dimentica di dire che, da pagare, rimane comunque l’ascensore che conduce al borgo antico,un euro pro capite a viaggio. Se la matematica non è un’opinione, una famiglia di quattro persone che vuol visitare Ariccia arriva a spendere ben otto euro complessivi”.
Doverosa anche la precisazione sul riferimento dell’esponente dem all’abbonamento annuale per il servizio di parcheggio auto/ascensore: ” Non capisco cosa c’entri il discorso di Serra Bellini sulla card di quindici euro che è usufruibile dai soli residenti, laddove la mia dichiarazione era interamente incentrata su di una politica di incentivazione del turismo e dell’offerta di lavoro del nostro territorio. Insomma, se non è fumo questo, allora vuol dire che nel Pd ariccino si iniziano ad accusare i primi segni di stanchezza per una campagna elettorale che li vede in difficoltà di fronte ad una cittadinanza sempre più scettica verso la loro effettiva capacità di amministrare il Comune”.