Successo per la campagna di prevenzione sulla neoplasia prostatica del Regina Apostolorum

Boom di prenotazioni, nel solo mese di novembre oltre 160 visite gratuite per la prevenzione delle malattie urologiche presso gli ambulatori della struttura sanitaria di Albano Laziale del Gruppo Lifenet

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Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale

Ha riscosso una notevole adesione e partecipazione della popolazione maschile la campagna di prevenzione sulla neoplasia prostatica promossa nel mese di novembre dall’Ospedale Regina Apostolorum, prestigiosa struttura sanitaria di Albano Laziale del gruppo Lifenet, punto di riferimento sul territorio.

Sono state effettuate complessivamente, ad oggi, oltre 160 visite urologiche gratuite. La prevalenza, come fascia di età, delle persone visitate, è stata quella dei 50-70 anni, con oltre il 50% di pazienti visitati. In tutti è stato riscontrato un valore di PSA elevato nel 12,5%, con maggiore incidenza nella fascia di età fra i 60-70 anni. Per loro è stato avviato un iter diagnostico di secondo livello, tutt’ora in corso.

Analogamente un 7% di pazienti con PSA nel range della norma, ma con una visita sospetta per la presenza di un nodulo, sono stati avviati ad una diagnostica di secondo livello per ulteriori approfondimenti.

“Siamo stati piacevolmente sorpresi – dichiara Gabriele Coppa, Direttore Generale dell’Ospedale Regina Apostolorum – dal fatto che le prime disponibilità per le visite gratuite siano state immediatamente esaurite e abbiamo potuto accogliere la sfida di aumentarle grazie alla disponibilità del dott. Giulianelli e della sua equipe. Tutto questo sulla scia del successo ottenuto dalla campagna di sensibilizzazione dedicata alle donne e in particolare alla prevenzione del tumore al seno che abbiamo promosso nel mese di ottobre”.

L’azione avviata dalla struttura sanitaria di Albano Laziale parte dal presupposto che, rispetto alle donne, gli uomini sono in genere meno propensi a sottoporsi alle visite e agli esami di prevenzione e, nella maggior parte dei casi, si recano dall’andrologo o dall’urologo solo se affetti da patologie gravi. Invece, esattamente come per le donne, è fondamentale fare controlli fin da giovani anche in assenza di sintomi.

“Campagne di sensibilizzazione come questa stanno dando i loro frutti nel promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili – commenta il dott. Roberto Giulianelli, direttore UOC Urologia dell’Ospedale Regina Apostolorumma molto resta ancora da fare nei confronti dei giovani. Solo il 10% del numero complessivo di pazienti visitati con meno di 50 anni, infatti, si è sottoposto al percorso diagnostico, ancora un numero troppo basso, espressione di poca consapevolezza della patologia”.