“Le ultime dichiarazioni, ed il cambio di rotta – si legge in una nota diffusa dall’Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Lista Onorati e Rinnovamento Democratico di Marino – da parte del PD locale verso le posizioni che da anni portiamo avanti non possono che farci piacere: un cambio di direzione notevole e repentino, ricordando gli incontri di neanche due anni fa in cui sembravano prioritari i “diritti acquisiti” delle ditte edilizie, o anche le riunioni di pochi giorni fa in cui si parlava di “moratoria edilizia”. Il Partito Democratico riconosce così indirettamente il merito delle nostre tesi, pertanto su tali basi sarà più semplice instaurare un dialogo programmatico che sia fondato innanzitutto sul confronto sui temi, elemento che giudichiamo basilare e prioritario, non essendo per noi sufficiente lo “stare uniti contro la destra” perché riteniamo che la credibilità e la prospettiva di cambiamento vadano costruite sui fatti.
Pertanto alle dichiarazioni – continua la nota – devono seguire degli atti concreti, bisogna andare oltre alla pur corretta richiesta verso Zingaretti per portare la stessa cittadinanza marinese ad agire attivamente a difesa del suo territorio contro speculazioni e profitti.
Non vogliamo che l’ennesimo appello non venga raccolto: ricordiamo sin troppo bene l’allora Assessore Regionale Montino (PD) ed i titoli di alcuni giornali “Il 23 luglio 2008: “Palozzi ha concordato con Montino il blocco di 90 gg per le concessioni”, passati i 90 giorni però tutto continuò esattamente come prima se non peggio. Non vogliamo che la storia si ripeta pertanto esprimiamo soddisfazione ma anche molta cautela.
Diamo quindi all’iniziativa del PD – concludono i partiti di sinistra – l’apertura di credito, chiedendo al tempo stesso che Zingaretti si pronunci sul caso specifico e che compia tutti gli atti amministrativi e politici conseguenti, tanto più che per questa operazione gode anche dell’appoggio del M5S, già dichiaratosi in merito: pertanto se ci sarà la volontà, tali provvedimenti potranno essere votati a larga maggioranza.
Non rimane quindi che vedere calendarizzate le date, delle quali aspettiamo comunicazione, per vedere se alle parole corrispondano i fatti, rimanendo fedeli alla massima “vedere moneta pagare cammello”.