Sulla discarica di Albano Zingaretti più colpevole della Raggi

L'accusa che arriva dagli amministratori di Fratelli d'Italia riunitisi ad Ariccia per presentare le loro proposte e confrontarsi sul tema della riapertura della discarica di Albano

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Gli amministratori di Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi di Ariccia

La Federazione della Provincia di Roma di Fratelli d’Italia ha scelto Palazzo Chigi di Ariccia per convocare gli amministratori del partito di Giorgia Meloni dei Comuni dei territori interessati alla prossima riapertura della discarica di Albano Laziale. Una occasione per fare il punto della situazione, ribadire la posizione di FdI, di ferma contrarietà alla riapertura, e produrre proposte concrete per questa emergenza.

Presenti l’On. Marco Silvestroni, Presidente Provinciale di FdI, il Consigliere Regionale Giancarlo Righini, il Capogruppo in Città Metropolitana Andrea Volpi, il suo collega a Palazzo Valentini Nanni Libanori, unitamente a sindaci e consiglieri comunali tricolori.

Un dibattito serrato che ha individuato le responsabilità sulla riapertura in capo al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Responsabile di non avere prodotto un piano regionale dei rifiuti capace di affrontare e risolvere un problema che da anni esiste per i territori dei Castelli e di tutta la Provincia, se possibile in misura ancora maggiore rispetto alla Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, nel doppio ruolo di Sindaca Metropolitana”.

Da questo punto parte l’analisi di Silvestroni, che attacca la legge voluta dal Partito Democratico e promossa dall’ex Ministro Del Rio, che ha portato le Provincie ad essere un ente di secondo livello, abolemndo di fatto l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale, prevedendo che automaticamente il Sindaco della Capitale sia anche Sindaco della Città Metropolitana. “A proposito ho presentato un disegno di legge alla Camera che prevede il ritorno dell’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale, perché non è più tollerabile che le decisioni che impattano su 120 comuni, come quella di riaprire una discarica, possano essere prese nell’esclusivo interesse del Primo Cittadino della città capoluogo, dimenticando ogni altro territorio” ha dichiarato Silvestroni.

Molto duri con Zingaretti e Raggi anche il Consigliere Regionale Giancarlo Righini ed i Consiglieri Metropolitani Volpi e Libanori: “Abbiamo richiesto di convocare il Consiglio Regionale straordinario sul tema dei rifiuti per ben 9 volte, senza riuscire a capire la vera strategia della Regione su questo problema”. Stessa cosa in Consiglio Metropolitano: “Abbiamo presentato una ulteriore convocazione d’urgenza sia alla Sindaca Raggi che al Presidente Zingaretti, che speriamo sia presente in prima persona e non più con un suo delegato, perché è il tempo di assumersi ognuno le proprie responsabilità”.

Esasperati sono anche gli esponenti di FdI impegnati negli enti locali direttamente coinvolti. Oltre ad Albano, da sottolineare anche la situazione di Ardea, che da tempo vive un’emergenza ambientale e sanitaria in zona Montagnano.

Le proposte più immediate, per contrastare la riapertura, partono dal coinvolgimento del Prefetto, che, secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia, dovrebbe verificare se sussistano le condizioni legali per denunciare la Sindaca Raggi, per mancata garanzia della salute pubblica dei suoi cittadimni, invasi dall’immondizia. Passano per la sospensione della TARI per i Comuni confinanti con la discarica di Roncigliano, che si vedranno sversare quantità indefinite di rifiuti, si evidenzia come la discarica attialmente sia sprovvista persino di una pesa che possa registrare il tonnellaggio di materiali sversati, arrivando alla richiesta alle autorità romane, di sanificare e bonificare i rifiuti prima che giungano ai Castelli.

Proposte dettate dall’emergenza appunto, ma gli esponenti di FdI si dicono pronti ad assumersi responsabilità di governo, per realizzare politiche realmente risolutive sul tema del ciclo dei rifiuti, su Roma e su tutto il territorio regionale.