“Riteniamo che l’argomento sulla reale condizione economica del bilancio COTRAL – dichiara in una nota l’Ad dell’azienda regionale di trasporto pubblico Vincenzo Surace – che, in questi ultimi giorni di fine ferie ferragostane, ha tanto animato stampa e politica a rincorrere valutazioni, previsioni e confronti, sia stato definitivamente chiarito: non ci sono né buchi né sprechi nel bilancio 2013. Quello che, invece, come Società, si intende ulteriormente ribadire è che gli sprechi, le ruberie ed i favori elargiti in genere, che sono stati consentiti in passato in questa societàcome in altre realtàpubbliche, sono stati qui combattuti in tutti i modi possibili. Ciòè stato reso possibile soprattutto grazie al grande contributo garantito costantemente nelle azioni di contrasto da parte dell’Autoritàgiudiziaria, delle Forze dell’Ordine, dei dirigenti e dei dipendenti onesti di questa società. La situazione semestrale di COTRAL – continua la nota – nel corso del 2014 registra inoltre, a livello gestionale, una situazione di attivo ed è proprio il consolidamento di questo percorso virtuoso la vera sfida per i prossimi anni. Ciò che, viceversa, non accettiamo in alcun modo è di essere affrancati ad altre gestioni aziendali pubbliche che tutto quanto sopra non hanno ancora conseguito e che già il solo paragone arreca danno alla nostra immagine e a quella del socio. La nostra società, nel corso di questa gestione, è sempre stata trasparente e disponibile a fornire informazioni utili a chiarire e dissipare ogni dubbio sull’andamento gestionale che mensilmente viene diffuso anche al Socio Regione Lazio. Rassicuriamo, pertanto, le parti sociali – conclude Surace – che COTRAL ha mezzi e strutture per poter continuare tali attivitàcon le attuali risorse rese disponibili dal contratto di servizio e se i crediti maturati verso ATAC verranno onorati. Certamente, a questo punto, se la proprietàriterràpiù utile percorrere strade che portino ad individuare gestori differenti, questa eventuale scelta potràgiustificarsi solo per fattori strategici, ma certamente non per necessità”.