Volpi “Rinvio dell’Olimpiade inevitabile, per me non cambia molto”

La fiorettista dello Scherma Frascati Alice Volpi afferma sicura: “Rinvio dell’Olimpiade inevitabile, per me non cambia molto”

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Sarebbe stata sicuramente una delle protagoniste del “Dream Team” italiano del fioretto femminile. Alice Volpi, che ormai da tempo si allena presso la palestra Simoncelli (il quartier generale del Frascati Scherma) e che è sentimentalmente legata all’altro campione del club tuscolano Daniele Garozzo, parla dell’ufficialità del rinvio di un anno dell’Olimpiade di Tokyo 2020: “Una decisione inevitabile. Il problema del Coronavirus è “esploso” a livello mondiale e bisogna prima di tutto pensare alla salute pubblica. Spostare l’evento di un anno, a livello personale, non mi cambierà tantissimo: avrò dodici mesi in più per allenarmi in vista di questa grandissima competizione”. La Volpi (nella foto di Augusto Bizzi) prima delle restrizioni decise dal governo si è spostata nella sua città d’origine (Siena) assieme allo stesso Garozzo: “In Toscana abbiamo la possibilità di stare in campagna e usufruire di spazi aperti. Purtroppo non abbiamo con noi il fioretto, ma possiamo allenarci bene dal punto di vista atletico. A tal proposito, abbiamo un contatto quotidiano con la preparatrice atletica Annalisa Coltorti che ci fornisce indicazioni sul lavoro da portare avanti. D’altronde ancora non è chiara la programmazione delle gare internazionali e di sicuro non ne avremo di imminenti, poi il rinvio dell’Olimpiade permette una preparazione più serena”. Se a livello anagrafico lo spostamento dell’Olimpiade non crea problemi alla fiorettista toscana (che il prossimo 15 aprile compirà 28 anni), probabilmente qualche piccolo rammarico c’è dal punto di vista dell’andamento stagionale: “Dopo un inizio di stagione con qualche alto e basso, avevo acquisito una buona continuità e forse l’evento di Tokyo sarebbe arrivato nel momento giusto. Nella prima parte, probabilmente, avevo sofferto un’inconscia “tensione pre-olimpica” che mi aveva un po’ condizionato, ma poi le cose erano migliorate”.