Zelensky a Roma, da Renovua partono i progetti per la ricostruzione dell’Ucraina

Esponenti di primo piano del governo ucraino hanno voluto presentare a Tivoli i progetti dedicati alla ricostruzione del Paese, il giorno in cui il Presidente Zelensky è presente a Roma.

0
73

CLICCA QUI PER SCARICARE IL VIDEO: https://we.tl/t-f6GRctlobj

Esponenti di primo piano del governo ucraino hanno voluto presentare a Tivoli i progetti dedicati alla ricostruzione del Paese, il giorno in cui il Presidente Zelensky è presente a Roma.

Renovua – società fondata dall’imprenditore italiano Stefano Nicolussi Rossi con il preciso intento di aiutare e sostenere il popolo ucraino già da ora e non aspettando che finisca la guerra – ha presentato i suoi progetti dedicati al sostegno e alla ricostruzione dell’Ucraina. Tra questi ci sono la costruzione di un centro di riabilitazione per veterani, la ricostruzione delle centrali idroelettriche nei Carpazi e il finanziamento e la costruzione di case per i rifugiati interni. È, inoltre, in cantiere l’apertura di una banca per il supporto alle famiglie nell’acquisto di immobili e alloggi.

Nel Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli sono intervenuti Marco Innocenzi (Sindaco di Tivoli), Marco Scurria (Segretario della Commissione IV – Politiche dell’Unione europea), Federico Mollicone (Presidente Commissione VII Cultura, Scuola, Università, Scienza, Ricerca, Editoria e Sport),  Maksym Kushnir (Vice Ministro per i Veterani), Kyiv Oleg Polovynko (Advisor del Sindaco di Kiev), Natalia Kalmykova (Ministro dei Veterani dell’Ucraina), Aristidis Panagiotopoulos (Sindaco di Olimpia), Andrea Bruciati (direttore di Villa d’Este e Villa Adriana) e Stefano Nicolussi Rossi (Presidente Renovua).

Andrea Bruciati ha fatto gli onori di casa, dichiarando: «Siamo in un luogo dove la bellezza si è sempre unita alla funzionalità, anche dell’economia, perciò la scelta del sito non può dirsi casuale. È un luogo depositario di oltre 2mila anni di storia, caratterizzato quindi da cicatrici sempre rinnovate, e per questo è senz’altro adatto ad ospitare un momento ricostruttivo come questo».

Stefano Nicolussi Rossi ha spiegato: «Il nostro primo obiettivo non è solo di fare riabilitazione fisica e psichica dei veterani, ma anche lavorare per il loro reinserimento all’interno della società. Apriremo a questo fine un’azienda partner in Ucraina, con centro di sviluppo software dove questi potranno trovare impiego. Siamo inoltre in trattativa con il Comune di Kiev per costruire il centro veterani sul suo territorio. Per dare supporto economico ai cittadini ucraini tenteremo, tramite la creazione di una banca, di concedere mutui a lungo termine a chi ne avrà bisogno, cercando di pre-finanziare una parte degli interessi per ammortizzare il peso su chi ne farà uso. Per l’energia, vogliamo modernizzare e potenziare le vecchie centrali idroelettriche a partire dai Carpazi, per poi alimentare o la rete nazionale o procurare clienti privati esterni».

Il Sindaco di Olimpia ha detto: «È un piacere per me essere qui, rappresentando la città dove sono nati, 2800 anni fa, i giochi olimpici. Le Olimpiadi sono da sempre simbolo di pace, in virtù della tregua olimpica che sempre veniva siglata prima dell’evento, tradizione che continua tra me, il sindaco di Sparta e quello di Ilida. La speranza è che questa pace non rimanga solo tra noi e in un foglio di carta, ma che diventi per tutti realtà».

Per Marco Scurria «viviamo tempi difficili per la pace. Ma la società civile si tiene attiva, ed è fondamentale che la ricostruzione riparta da un concetto fondamentale, ovvero quello della bellezza. Ci sono ricostruzioni anche psicologiche e sociali, verso cui sarà necessario prestare la massima attenzione. Persone che hanno visto e subito momenti che si porteranno dietro per tutta la loro vita: anche su questo ci sarà bisogno di ricostruire. Chi ama profondamente il proprio Paese sa quanto è importante difendere la libertà degli altri, per questo il nostro Governo è sempre stato al fianco dell’Ucraina in questo conflitto, anche fornendo supporto materiale».

Federico Mollicone ha dichiarato: «Faccio un plauso per questa importante conferenza. Oggi assistiamo ad un processo concreto e fattivo per la ricostruzione dell’Ucraina. Le nostre istituzioni si muovono ogni giorno non solo per fornire assistenza umanitaria, ma anche per la ricostruzione del Paese. In particolare a Odessa il Maxxi segue la ricostruzione della cattedrale e a Kiev seguiamo la ricostruzione culturale. Il saper fare delle nostre aziende in questo processo è fondamentale, ben venga quindi l’impegno di privati come Renovua».

L’immagine utilizzata per realizzare le targhe destinate alle Autorità ucraine ed italiane é tratta da un’opera dell’artista Giovanna Dejua. Essa contiene una rielaborazione grafica degli elementi fondamentali della bandiera ucraina per rappresentarne l’identità nazionale ed allo stesso tempo la proiezione politica verso l’Unione Europea. L’opera di Giovanna Dejua scelta per i doni istituzionali fa parte del Nuovo Progetto Astratto, che è un complesso di opere realizzate a partire dagli Anni Ottanta del Novecento.

L’opera ha delle caratteristiche geometriche e l’uso di una diagonale delimita i colori stessi della bandiera ucraina, la stessa va a creare una direzionalità verso l’Unione Europea, partendo da una situazione iniziale rappresentata dal colore rosso: il rosso del comunismo, il rosso del sangue versato per la guerra.

La diagonale quindi ci guida verso l’unione europea e la democrazia.

L’artista Giovanna Dejua ha creato un’immagine di forza e speranza.